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Foto amatoriale di una "presunta" scia chimica |
Vediamo intanto cosa dovrebbero essere. Citiamo sempre Wikipedia nella pagina dedicata.
"I sostenitori di queste teorie, in genere, affermarono che le ipotetiche scie chimiche apparirebbero diverse dalle normali scie di condensazione, delle quali non avrebbero la consistenza e le proprietà note. In particolare, le scie chimiche tenderebbero secondo loro a persistere più a lungo, allargandosi pian piano invece di scomparire. Per esempio, secondo Jeff Rense, che con Art Bell conduce un programma radiofonico sui misteri, «…le scie chimiche inizialmente sembrano normali scie, ma sono più spesse e si estendono per il cielo in forma di X, griglia o in linee parallele. Invece di dissiparsi rapidamente, si allargano e si diramano. In meno di 30 minuti si aprono in formazioni che si uniscono tra loro formando un sottile velo di finte nuvole simili a cirri che rimangono per ore»."
Già da qui si inizia ad avere una idea (sbagliata) di cosa potrebbero essere le scie chimiche. Procediamo con la citazione.
"Secondo la teoria, l'operazione farebbe parte di un complotto globale portato avanti da autori ignoti e per motivi sconosciuti; a tal riguardo sono state avanzate ipotesi diverse, la più comune delle quali è quella secondo cui si tratterebbe di una delle tecniche usate per l'alterazione e il controllo del clima terrestre. In genere, i teorici del complotto ritengono che le "scie chimiche" siano formate da sostanze chimiche (anche di tipo biologico), rilasciate su aree popolate per qualche motivo invariabilmente complottistico, non meglio dimostrato. La motivazione ipotizzata più di frequente è il tentativo di operare modificazioni climatiche. Altre motivazioni ipotizzate dai complottisti chiamano variamente e disordinatamente in causa una pletora di altre ipotesi eterogenee e non meglio definite, come presunti esperimenti governativi o militari, attacchi terroristici, operazioni di società private, tentativi di condizionamento psicologico tramite agenti psicoattivi, o addirittura il tentativo di frenare l'esplosione demografica mondiale, eliminando quattro miliardi di persone."
Ecco, un classico delle teorie del complotto. Una ipotetica "casta" di "potenti" (notare il virgolettato) vorrebbe eliminare ( ma a che pro? ) ben 4 milioni di persone. E non solo.
"Secondo i sostenitori della teoria delle ìscie chimicheì, i servizi segreti starebbero tentando di screditare il lavoro degli auto-proclamatisi ìricercatori indipendentiì, con presunte minacce e azioni di sabotaggio. A capo della presunta organizzazione responsabile delle 'scie chimiche', secondo alcuni teorici del complotto, ci sarebbero lo SMOM e il Vaticano, in collaborazione con un ipotetico ed eterogeneo insieme di enti che spazierebbero dalla CIA, alla NASA, a Google, alle compagnie aeree e altro ancora."
Addirittura la CIA, la Nasa e Google. Continuo a domandarmi: a che pro? a chi giovano le scie chimiche? giovano di sicuro a qualcuno, certo. Ma la scienza cosa dice in merito?
"Tale teoria del complotto non ha mai trovato alcun credito nell'ambito della comunità scientifica, in quanto priva di riscontri empirici, di coerenza esplicativa o di prove scientifiche. Quei fenomeni fisici che i sostenitori della teoria identificano come scie chimiche, non hanno alcuna caratteristica che le renda incompatibili con le normali scie di condensazione (inglese: contrails) dei gas di scarico degli aeromobili che, in base alle condizioni atmosferiche e all'intensità del traffico aereo, possono assumere aspetti eterogenei e inconsueti.
I sostenitori delle teorie complottistiche non hanno mai condotto alcuna analisi fisico-chimica sulle scie nel momento dell'emissione in volo; uno di tali sostenitori, lo statunitense Clifford Carnicom, afferma di aver analizzato campioni di aria raccolti al livello del suolo in seguito a operazioni di rilascio di scie chimiche. Ha affermato di aver trovato alluminio e bario in queste polveri, che sarebbero state ottenute tramite precipitazione elettrostatica. Queste sue asserzioni non hanno però mai avuto alcun riscontro o possibilità di verifica indipendente, in quanto Carnicom non ha mai voluto mettere a disposizione di istituzioni terze i suoi presunti campioni, né ha mai esposto i metodi con i quali avrebbe svolto le analisi. Da sottolineare inoltre che, parlando di elementi chimici, quelli da lui citati sono praticamente ubiqui sulla Terra: l'alluminio è il terzo costituente per quantità della crosta terrestre (dopo ossigeno e silicio) e il bario è al quattordicesimo posto (su 92 elementi naturali)."
Tipico del complottista: affermare di avere precise analisi scientifiche che dimostrerebbero la teoria, senza però voler fornire a "terzi" la ricerca svolta per poter essere verificata in maniera autonoma. la scienza non funziona così, mi rimando a studiare il 'metodo scientifico' per cercare di capire. Solitamente chi fa o chi "possiede" queste analisi non vuole pubblicarle o sottoporle a verifica perché ritiene i laboratori indipendenti guidati e controllati da ipotetiche corporazioni, caste, politici e case farmaceutiche ( ebbene si, ho sentito pure questo ) i quali avrebbero interesse a negare l'evidenza delle analisi. Mi sembra una scusa (perchè di questo si tratta) per non mettere a verifica le proprie analisi che, molto probabilmente, sono state fatte male e senza nessun metodo scientifico. Ma andiamo avanti con l'analisi. ci aiuta sempre Wikipedia.
"In maniera pressoché unanime, tutte le agenzie governative, gli scienziati, gli esperti meteorologi, i ricercatori scettici, tra cui il Committee for the Scientific Investigation of Claims of the Paranormal statunitense, i piloti di aereo, spiegano invece che le scie di condensazione mostrano una gran varietà di aspetti e persistenza, e che le descrizioni e le fotografie delle supposte chemtrail sono in realtà del tutto in linea con quelle delle normali scie di condensazione e spesso corrispondono anche a rotte aeree ben note. Le scie di condensazione hanno infatti un diverso comportamento a seconda della temperatura, del wind shear orizzontale e verticale, dell'umidità presente in quota.
Nessun sostenitore della teoria delle scie chimiche ha mai fornito delle analisi delle scie prese direttamente in aria; al contrario, fin dagli anni venti, vengono regolarmente effettuati studi sulle scie di condensazione. Quindi, la loro esistenza e normale spiegazione sono ampiamente comprovate da decenni.
Diverse altre obiezioni vengono mosse alle numerose contraddizioni della teoria complottista delle presunte chemtrails: Il comportamento delle presunte "scie chimiche", descritto dai complottisti come "bizzarro" o "inusuale" è in realtà sempre perfettamente coerente con il possibile comportamento di una scia di condensazione.
Non è possibile che un aereo contenga al suo interno così tanto materiale chimico da generare una scia lunga centinaia di chilometri. La visione del cielo da parte di un osservatore a terra risente del fatto che a grande distanza e senza punti di riferimento l'immagine tridimensionale appaia in realtà sostanzialmente bidimensionale. Di conseguenza due scie che appaiono "affiancate" o "incrociate" possono essere in realtà distanti diverse centinaia di metri in verticale. Analogamente due aeromobili che appaiono vicini possono trovarsi molto distanti, quindi produrre scie differenti. In questa situazione del resto non è in alcun modo possibile stabilire l'esatta verticale di un aereo in base alla semplice osservazione. In aggiunta a questo, la semitrasparenza di scie e nuvole rende in molti casi praticamente impossibile dire se l'una è al di sopra dell'altra o viceversa."
Senza pensare che non è facile coprire nel segreto tutta l'operazione, prima o dopo verrebbe tutto alla luce.
"Sarebbe necessaria una gigantesca operazione di copertura su scala internazionale, che coinvolgerebbe un numero incredibilmente alto di persone impiegate in diversi settori professionali: piloti, controllori di volo, governanti, militari, meteorologi, scienziati, ecc. Un'operazione del genere è pressoché impossibile da gestire, perché vi sarebbe un'enorme quantità di dati da falsificare, per di più in modo che questi risultino perfettamente compatibili e concordi tra di loro. Inoltre, aumentando il numero di persone a conoscenza di un'operazione segreta, aumenta anche il rischio che tale operazione possa essere scoperta. Ognuna di queste persone, infatti, potrebbe potenzialmente rivelare la natura di tale operazione (accidentalmente o volutamente) facendola quindi fallire.
La necessità di mantenere segreto il presunto complotto è incompatibile col fatto che gli aerei operino in pieno giorno, lasciando in cielo delle scie visibili da tutti. I sostenitori della teoria, in risposta, affermano che agire alla luce del sole servirebbe proprio a far sì che la gente possa ritenere questa attività naturale e innocua. "
E naturalmente non mancano le "prove fotografiche"
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Presunti serbatoi che conterrebbero sostanze per scie chimiche. Sono solo contenitori di acqua per testare i veicoli prima della commercializzazione. |
Tutti gli aerei sono regolarmente sottoposti a ispezioni tecniche, che farebbero scoprire i presunti "apparati" per il rilascio delle scie. Ci sono state del resto costanti e numerose smentite governative in merito.
Il rilascio di sostanze alle quote superiori ai 10.000 metri usate dagli aerei ha un comportamento non prevedibile, a causa della dispersione generata dai forti venti in alta quota. Inoltre, molte sostanze organiche e anche alcune sostanze chimiche verrebbero distrutte dalla temperatura dei gas combusti dell'aereo prima di distaccarsi dalle linee di flusso aerodinamico.
I sostenitori della teoria affermano, tramite loro misure telemetriche amatoriali, che la quota di volo di queste operazioni sarebbe a loro dire molto al di sotto del limite minimo di formazione di contrail; ma nessuna di queste misurazioni personali è mai stata verificata in maniera indipendente, o sottoposta ad enti di certificazione.
I sostenitori della teoria hanno più volte presentato delle analisi che mostrerebbero come, su alcuni terreni sorvolati dagli aerei chimici, a loro dire sarebbero presenti delle sostanze velenose. Tuttavia non esiste la prova che tali sostanze provengano necessariamente dagli aerei anziché altre fonti esterne. Inoltre, sostanze diffuse a diversi chilometri d'altezza, anziché ricadere esattamente a strapiombo, sono soggette alle turbolenze dell'aria: pertanto il luogo della loro ricaduta non può essere previsto né tantomeno ricostruito a posteriori.
[...]
Nonostante i sostenitori affermino che le presunte "scie chimiche" sarebbero diffuse in maniera regolare da molti anni, ancora non si sarebbero visti i risultati di questa ipotetica contaminazione (in particolare per chi sostiene che le "scie chimiche" servano alla diffusione di un'epidemia del cosiddetto "morbo di Morgellons" - a sua volta considerato essere in realtà una patologia psichiatrica dalla comunità scientifica)."
Ok, ma non solo. C'è anche da considerare il fattore metorologico, che complica il compito di diffondere i veleni, rendendo l'operazione pericolosa ed inefficace.
"Secondo la termodinamica e l'aerodinamica, i diversi comportamenti delle scie di condensazione sono dovuti alle diverse condizioni meteorologiche (temperatura, pressione, umidità relativa e venti) riscontrabili a quote differenti, nonché al diverso tipo di motori usati dagli aerei:in una zona più fredda i gas condensano rapidamente e formano scie compatte, in una meno fredda (o con gas più caldi) il tempo di condensa è maggiore e le scie sono più larghe; anche le scie compatte, a causa del moto browniano, tendono ad espandersi al passare del tempo, anche in assenza di vento (e in quota sono sempre presenti venti e correnti). A seconda dei venti in quota (le condizioni in quota non rispecchiano quelle al livello del suolo), le scie possono allargarsi più velocemente o formare curve e ramificazioni (venti di direzione incostante).
Dato che l'atmosfera è un fluido non omogeneo, si possono avere zone in cui sono presenti condizioni atte alla formazione di scie di condensazione adiacenti a zone in cui tali condizioni non sono presenti, con conseguente formazione di scie "a tratti".
I reattori turbofan a doppio flusso creano scie di condensazione anche in condizioni in cui i vecchi turbofan a singolo flusso non le formano.
I sostenitori della teoria affermano che a loro dire tale differenza di comportamento sarebbe dovuta alla presunta differenza di composizione delle supposte scie chimiche rispetto alle normale contrails, ma senza mai aver prodotto alcuna evidenza oggettiva a conferma di tale loro asserzione.
È stato osservato che la nuvolosità provocata dalle normali scie di condensazione può avere effetti sul meteo e provocare perturbazioni, come per esempio nel caso dei bombardieri americani durante la seconda guerra mondiale."
Questa spiegazione è chiara, scientificamente sostenibile e del tutto plausibile, al contrario delle teorie a sostegno del complotto.
"Nel corso del tempo sono emerse tutta una serie di "prove" via via dimostrate false ed atte solo a portare click e sponsor a malfamati siti di disinformazione.
Diverse fotografie, che mostrano serbatoi installati all'interno della carlinga di un aeromobile civile, vengono portate come prova a sostegno dell'esistenza dei sistemi di dispersione aerea degli aerosol chimici. Si tratta, in realtà, di installazioni idrauliche atte a simulare il peso dei passeggeri, o di un carico pesante, allo scopo di testare la stabilità di un aereo mentre è in volo: i serbatoi sono riempiti di acqua, la quale viene pompata da un contenitore all'altro in modo da spostare il centro di gravità del velivolo.
Un servizio televisivo andato in onda in Louisiana viene spesso portato all'attenzione dai teorici delle scie chimiche: viene mostrata un'analisi chimica dell'aria, nella quale i livelli di bario sarebbero pari a un livello, molto pericoloso, di 6,8 parti per milione, tre volte superiore al limite di legge statunitense. A una seconda analisi scientifica del servizio, è emerso che le attrezzature usate per la misurazione dell'aria furono male utilizzate e il livello di bario non eccedeva affatto i limiti di legge, ma era anzi di molto inferiore.
In un altro servizio della BBC del marzo 2014, relativo alle ricerche del volo Malaysia Airlines 370, una particolare inquadratura mostra un getto bianco uscire da un ugello posto sull'ala dell'aereo dedito alle ricerche, un Lockheed P-3 Orion dell'aviazione australiana. Tale "spruzzo" è stato indicato, da diverse pagine, come la prova del rilascio delle scie chimiche; in realtà, il getto inquadrato è una operazione di fuel dumping, necessario in quanto l'aereo delle ricerche ritornò in aeroporto anzitempo e dovette alleggerirsi del carburante in eccesso prima di effettuare l'atterraggio."
E lo Stato Italiano cosa dice in merito?
"In Italia, l'argomento è stato oggetto di 16 interrogazioni parlamentari di cui due presentate dal deputato del PD Sandro Brandolini. Le diverse interrogazioni hanno ricevuto come risposta solo smentite da parte degli organi di governo interpellati. In particolare, nella risposta del 5 settembre 2008 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare si legge che «Dall'esame della letteratura scientifica internazionale e del contenuto dei siti web specialistici non è possibile confermare l'esistenza delle scie chimiche. I siti specialistici degli osservatori delle scie chimiche, in particolare, risultano carenti dal punto di vista scientifico» e che «…l'interpretazione più plausibile del fenomeno è che i presunti episodi di scie chimiche siano in realtà comuni scie di condensazione che sono durate più a lungo e hanno assunto forma peculiare per effetto delle condizioni meteorologiche»."
Sempre più spesso, discutendo con amici complottisti ed entità facebookiane, mi sono state portate delle prove fotografiche che dovrebbero dimostrare l'esistenza e l'effetto avverso sul tempo meteorologico. Fantomatici aloni circolari intorno al sole, che, secondo loro, sarebbero causati dalla presenza di metalli pesanti in atmosfera rilasciati proprio dalle scie chimiche.
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Alone solare. Viene indicato come effetto delle scie chimiche in realtà e un effetto ottico dovuto alla presenza di goccioline d'acqua in alta quota. |
C'è la tendenza di ricercare a qualsiasi costo la colpa. Di colpevolizzare qualcuno o qualcosa delle nostre mancanze, delle nostre paure o incapacità. Cerchiamo sempre un capro espiatorio dei danni all'ambiente che noi stessi, con le nostre distrazioni, inettitudini ed ignoranze, creiamo.
Il tempo cambia, si, le stagioni si mescolano, sempre più caldo e sempre più freddo, in zone che, negli anni passati, non subivano lo stesso trattamento.
Ci stiamo tuttavia dimenticando che da due secoli stiamo buttando in atmosfera grandissime quantità di anidride carbonica, di veleni provenienti dalle industrie, dai trasporti e dai sistemi di riscaldamento e condizionamento. Le scie chimiche sarebbero una sola goccia nell'oceano dell'inquinamento globale.
Invece di cercare colpe che non ci sono, cerchiamo di imparare a rispettare l'ambiente, cerchiamo di riciclare, di riutilizzare, di evitare gli sprechi e di utilizzare, sempre più, fonti di energia alternativa.
Solo così potremo vivere meglio e più a lungo in un pianeta che stiamo sfruttando ogni anno sempre di più corrodendo le risorse destinate invece alle future generazioni che dovranno farsi carico anche del nostro stile di vita consumistico, scellerato e irresponsabile.
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